IL GLOSSARIO DELL'ATTUALITA'

PRESENTIAMO IL “PROGETTO DI SINTESI” DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI DI 3° ITE DELL’A.S. 2020-2021

Vi sarà capitato di leggere o sentire una notizia e volerci mettere la testa per capire di più, perché vi interessa o vi riguarda.

Noi abbiamo iniziato a seguire (prima) e inseguire (poi) – perché scomparivano dai principali canali di informazione – alcune notizie che riguardano l’ambito economico e giuridico perché è quello che più ci interessa e più pertinente al nostro lavoro.

Subito ci siamo resi conto che per capire serve una conoscenza vera delle parole e dei concetti chiave. Il primo tentativo allora è stato quello di ricorrere al dizionario, ma le definizioni rimanevano vaghe e generiche. In realtà pensandoci questa è un’esperienza elementare: se dico CASA cosa corrisponde di più alla realtà, la definizione del dizionario oppure l’immagine, la fotografia di casa? Se dico MAMMA… se dico ALBERO… Lo stesso vale quando facciamo una traduzione in una lingua straniera.

Così ci siamo accorti che per conoscere la realtà bisogna interrogarla e poi cercare le risposte percorrendo diverse strade come quella della comparazione e del confronto, quella di chiedere l’aiuto a qualche esperto, ma anche lo studio, l’approfondimento personale sapendo scegliere le fonti giuste.

Al giorno d’oggi molte cose si danno per scontate, soprattutto le notizie. Ecco perché con un progetto abbiamo deciso di migliorare questa nostra mancanza: il saper leggere ed interpretare una notizia. Le notizie scelte da noi sono state il G20, il caso delle azioni di GameStop e la libertà di espressione, approfondita con letture sulla questione spagnola di Pablo Hazel. Per far sì che ci rimanesse qualcosa da queste letture abbiamo inoltre deciso di compilare un glossario di parole sconosciute o interpretate superficialmente e successivamente da questo lavoro abbiamo cercato di creare una cosa più grande, che potesse aiutare altre persone nella nostra stessa situazione …ecco, infatti, come si è creata questa pagina.

LA FINANZA E I MECCANISMI DELLA BORSA

Il caso GameStop

LIBERTA' DI ESPRESSIONE E DI PAROLA

Il caso Hazel

IL G20

Per un futuro migliore e sostenibile

La finanza e i meccanismi della borsa

Tra fine gennaio e l’inizio di febbraio abbiamo assistito a una battaglia sul mercato azionario: da una parte gli investitori privati, per lo più giovani e con poca esperienza, e dall’altra gli hedge fund, che muovono miliardi e miliardi di dollari. Si è scatenata una vera e propria frenesia, che ha fatto salire vertiginosamente i prezzi di alcune società, danneggiando i cosiddetti short seller, ovvero coloro che vendono alla scoperto uno o più titoli puntando sul loro futuro ribasso.

Il termine inglese hedge, si riferisce ad una precisa strategia, infatti gli hedge fund sono dei fondi speculativi, che vengono gestiti da assicurazioni o enti privati con l’obiettivo di ottenere il maggior guadagno con le loro operazioni. Chi ne ha beneficiato di più di questo scontro è stata GameStop, società specializzata nella vendita al dettaglio di videogiochi il cui business è stato gravemente colpito dalla crisi pandemica.

Alcuni investitori istituzionali, tra cui l’hedge fund Melvin Capital (che gestisce 13 miliardi di dollari), hanno visto l’opportunità di trarre profitto dallo short selling sulle azioni di GameStop.

Tutto sarebbe passato in sordina, ma alcuni utenti sulla piattaforma reddit – riuniti sul forum<<WallStreetBets>>- hanno deciso di acquistare in massa le azioni GameStop (tramite acquisto diretto o attraverso opzioni), inizialmente, perché pensavano che il titolo fosse sottovalutato, ma poi l’obiettivo è diventato quello di inviare un messaggio forte e chiaro agli short seller.
Le azioni GameStop hanno toccato i minimi a quota $2,57 lo scorso anno prima di chiudere il 2020 in salita a $18,84, grazie al sostegno di un hedge fund. Da lì il prezzo del titolo è aumentato in maniera costante, ma altri hedge fund hanno iniziato a scommettere contro GameStop vendendo allo scoperto un gran numero di sue azioni.
Ed è qui che intervengono i trader dilettanti di WallStreetBets. Diversi utenti su Reddit hanno iniziato a chiedere alle persone di comprare azioni GameStop, aumentando il prezzo per poter fare così pressione sui venditori allo scoperto, un processo noto come short squeeze.

Lo scorso mercoledì gli investitori hanno spinto il prezzo delle azioni GameStop oltre quota $350.

Chiunque avesse preso in prestito delle azioni GameStop all’inizio dell’anno e le avesse vendute sul mercato per $18,84 avrebbe dovuto così trovare altri $301,16 per azione per riacquistarle e restituirle al proprietario.

Siamo abituati ad assistere a scontri tra investitori che hanno opinioni diverse sul valore di una società sul mercato. Ma nel caso di GameStop è stata forse la prima volta che gli investitori «normali», «ordinari», hanno avuto il potere di causare perdite così pesanti a fondi di grandi dimensioni. È importante sottolineare, tuttavia, che alcuni investitori ordinari sono destinati a perdere somme considerevoli quando il prezzo di GameStop scenderà, come ha già iniziato a fare – nella prima sessione di febbraio il titolo è sceso a quota 225 dollari, per un ribasso di giornata del 31.50%.

Clicca qui per leggere l’approfondimento apparso su money.it

Durante il percorso di approfondimento del caso Game Stop sono sorte alcune domande: “È un modo giusto di guadagnare?”,  “Quali sono i rischi?”, “Esiste una finanza che rispetti l’economia reale?”. Abbiamo scoperto che esiste la finanza sostenibile.

Finanza sostenibile =sviluppo sostenibile all’attività finanziaria

Caratteristiche:
➢ Obiettivo di generare rendimento per l’investitore
➢ Orientamento al medio-lungo periodo
➢ Integrazione dei criteri ESG (Environment, Social, Governance) nella selezione dei titoli

Quindi implica l’uso razionale delle risorse in modo da non compromettere la capacità delle risorse stesse di continuare a produrre valore nel tempo. L’obiettivo deve essere creare valore nel lungo periodo. Occorre indirizzare i capitali verso attività che non solo generano un plusvalore economico, ma sono al contempo utili alla società e all’ambiente. Questo rende la finanza sostenibile diversa dalle operazioni meramente finanziarie (speculativa).

Le opportunità di investimento caratterizzate dal profilo di “sostenibilità” hanno avuto – e hanno tutt’ora – tassi di crescita enormi, ad ogni livello. Ogni tipologia di investitore, dal mondo istituzionale a quello retail, si confronta con questa nuova filosofia di approccio ai mercati, riconoscibile dalla sigla ESG e in corso di definizione anche normativa da parte dell’Unione europea.

Non si tratta solo di trovare il miglior prodotto azionario o obbligazionario disponibile, quello dal rendimento più elevato o più costante: si tratta invece di comprendere e condividere un criterio, un modo totalmente nuovo di guardare al panorama finanziario. Un approccio al risparmio che mette insieme il legittimo desiderio di protezione e di guadagno con una lungimirante attenzione alle attività che si vogliono premiare o non premiare con le proprie scelte di investimento.

Pur avendo conosciuto uno sviluppo tumultuoso in questi anni, gli investimenti sostenibili hanno spazi di sviluppo ancora vastissimi. Attenzione, però: c’è bisogno di fare cultura e di diffondere un’informazione corretta su questo settore, perché c’è ancora chi ha la tentazione di sfruttare solo l’etichetta Esg per definirsi sostenibile senza esserlo fino in fondo. Il risparmiatore merita invece un operato trasparente e coerente con le sfide che tutto il mondo vive: economiche, climatiche, sociali. Una grande responsabilità per l’industria finanziaria che è – insieme alla politica – in grado di poter sollecitare e sostenere questo cambiamento culturale.

Clicca qui per vedere il video approfondimento realizzato da Radio24.

GAME STOP

La notizia del caso GameStop non è stata seguita solo in italiano ma anche e soprattutto in lingua inglese. Questo ha reso possibile un ampliamento dei nostri vocaboli in inglese economico e pertanto siamo riusciti ad incrementare le nostre conoscenze di una lingua straniera importante quanto l’inglese.

INTEREST RATE= interest is the amount the bank will charge you or your company for the money you borrow from them. That amount, or interest rate, is expressed as a percentage of the loan.
It can be a synonym of SHARE. Ex:”I’m interested in politics”. Ex:”my hourly rate of pay is 10 euros”.

INVESTMENT= Money that you put into your business, property, stock, etc., in order to make a profit or earn interest. Verb—>to invest. Invest time/money/effort into something to get an advantage.

REVENUE= The amount of money your company makes from the sale of goods and services. Ex: “The government’s revenue comes from taxes”. It’s different from the word profit.

PROFIT= The amount of revenue your company gains after excluding expenses, costs, taxes, etc. Ex: “The goal of every business is to make profit”. Make an advantage from an action or activity.

LOSS= When you lose money. It’s the opposite of profit, and it’s a word that no one in finance ever wants to hear. Still, it’s something that can happen when a company makes less money than it spends. It can be used to define a loss of something in general. Verb—>to loose.

DEBT= Any kind of borrowing such as loans, mortgages, etc. It can also be when you own somebody else’s thing. Ex: “You helped me with my English text, I’m in debt with you!”.

LONG TERM LOAN= Sometimes businesses need to buy assets, equipment, inventory and other things. Banks offer long-term loans for businesses that need to borrow a large amount of money for a longer period of time. It can be also used when you borrow something for a long time. Ex: “I asked my bank for a long term loan”.

SHARES= Some companies divide their capital into shares and offer them for sale to create more capital for the company. If you own shares in a company, you’re known as a shareholder. Each share you hold represents a unit of your ownership of the company. Owning shares in a company doesn’t mean you have control over the day-to-day running of the business, but it does entitle (allow) you to receive a share of its profits. Verb—>to share. Ex: Share emotions/moments/responsibility.

STOCKS= General term used to describe the ownership of certificates of any company. The holder of a company’s stocks is a stockholder. As a stockholder, you’re entitled to a share of the company’s profit based on the number of stocks you hold. Ex: “Stock the shelves!”. StockX app.

RALLY= A stock market rally is when a large amount of money is entering the market and pushing stock prices up. It can also be a meeting of people. Ex: Car rally. It’s used in tennis when the players continuously change the ball (exchange of shots).

HEDGE FUND= An investment partnership between a small number of large investors that often uses high-risk techniques such as short-selling and heavy leveraging. Hedge=protect/control something. Fund= only used with money.

EARN A FORTUNE= Make a lot of money. Related only with money. Fortune=luck. Ex: Earn time/trust.

GO THE EXTRA MILE= To put more effort into a task in order to gain a result which is even better than necessary. It can be used in every situation. Ex: “Paul went the extra mile in school”.

QUESTIONI DA CHIARIRE

Facciamo chiarezza su alcune espressioni che riguardano il settore economico.

Nel percorso che abbiamo intrapreso spesso ci siamo imbattuti in termini economici di cui non sapevamo il preciso significato, o meglio rischiavamo di utilizzarli come sinonimi, ma più ci addentravamo nel lavoro e più ci rendevamo contro che erano implicate realtà e condizioni diverse, allora abbiamo pensato di chiedere aiuto ad alcuni dei nostri professori esperti in materia, quali la professoressa di economia aziendale e la professoressa di diritto e relazioni internazionali per marketing.

La domanda che abbiamo posto è stata quella di aiutarci a comprendere la differenza tra questione fiscale, questione monetaria, questione finanziaria e questione economica. Abbiamo capito che la differenza dipende dal contesto e dagli ambiti in cui i termini vengono applicati, infatti:

La questione fiscale ha per oggetto le entrate tributarie (imposte, tasse e contributi) e come vengono investite dallo Stato in spesa e servizi di pubblica utilità, indicate in un bilancio previsionale. Attraverso le scelte fiscali il governo può influenzare il livello di spesa in consumi e investimenti da parte delle famiglie, delle imprese e del settore pubblico.

La politica fiscale adottata da uno Stato può essere di due tipi, restrittiva perché comporta una riduzione della spesa pubblica o un aumento delle imposte, oppure espansiva in quanto promuove un incremento della spesa pubblica o una riduzione delle imposte.

La Questione monetaria invece influenza i mercati finanziari e l’economia in generale. In Europa la politica monetaria viene decisa dalla BCE, che attraverso le sue decisioni è in grado di modificare la quantità e il costo della moneta nel sistema economico. Questo avviene attraverso le decisioni prese in merito al tasso d’interesse di riferimento cioè rappresenta il costo del denaro. Attualmente i tassi di interesse applicati dalla BCE sono negativi. L’obiettivo è quello di incentivare le imprese a concedere crediti ai soggetti economici poiché più redditizi rispetto a tenere ferma la liquidità presso la Banca Centrale, che per gli istituti di credito ordinario rappresenta un costo. Concedendo prestiti alle imprese a tassi di interessi favorevoli si incentivano gli investimenti da parte delle imprese, che possono portare ad un aumento della domanda aggregata e quindi un aumento più che proporzionale del reddito.

Quando si parla di Questione finanziarie la si può ricondurre al Bilancio dello Stato per quanto riguarda le entrate e le uscite considerando un eventuale deficit e andando a cercare di ridurre il debito pubblico.

La Questione economica ha per oggetto le scelte del Governo in campo economico con l’obiettivo di migliorare il sistema come ad esempio occupazione, redistribuzione equa del reddito e della ricchezza, inflazione, debito pubblico, intervento sulle infrastrutture, digitalizzazione…

La libertà di espressione e di parola

LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE E DI PAROLA

Il caso di Pablo Hasél

La polizia ha arrestato ieri (15 febbraio 2021) nel nordest della Spagna il rapper Pablo Hasel, condannato a nove mesi di reclusione, tre anni di interdizione dai pubblici uffici e 30.000 euro di multa per alcuni tweet che attaccavano la monarchia e le forze dell’ordine del Paese, risalenti al periodo tra il 2014 e il 2016. I reati contestati sono esaltazione del terrorismo e ingiurie alla corona e alle istituzioni.

L’arresto del rapper Pablo Hasél per i testi di alcuni tweet e canzoni fa scoppiare la rivolta giovanile nelle piazze, getta ombre sulle basi della democrazia spagnola e mette in crisi gli equilibri istituzionali.
No me da pena tu tiro en la nuca, pepero. Me da pena el que muere en una patera. No me da pena tu tiro en la nuca, socialisto“. Per questo verso, in Spagna si va in carcere.
Policía Nazi-onal torturando hasta adelante de las cámaras” (30/03/2014). “El mafioso del Borbón de fiesta con la monarquía saudí, entre quienes financian el ISIS queda todo” (02/12/2015). Per questi tweet, in Spagna si va in carcere.

Per approfondire l’argomento abbiamo lavorato su alcuni articoli:

 

Libertà d’espressione in Spagna

Analizzando questi articoli, ci siamo domandati fino a che punto la libertà d’espressione potesse spingersi, e a tal proposito abbiamo analizzato l’articolo 20 della Costituzione spagnola, di cui riportiamo il testo tradotto.

Articolo 20

Si riconoscono e tutelano i diritti:
a) a esprimere e diffondere liberamente il pensiero, le idee e le opinioni per mezzo della parola, degli scritti o con qualunque altro mezzo di riproduzione;
b) alla produzione e creazione letteraria, artistica, scientifica e tecnica;
c) alla libertà di insegnamento;
d) a comunicare o ricevere liberamente informazioni veritiere attraverso qualsiasi mezzo di diffusione.
La legge regolerà il diritto alla clausola di coscienza e il segreto professionale nell’esercizio di tale libertà.

2. L’esercizio di questi diritti non può essere ristretto da nessun tipo di censura preventiva.
3. La legge regolerà l’organizzazione e la verifica parlamentaria dei mezzi di comunicazione sociali controllati dallo Stato o da qualsiasi ente pubblico e garantirà l’accesso a detti mezzi da parte dei gruppi sociali e politici significativi, rispettando il pluralismo della società e delle diverse lingue della Spagna.
4. Queste libertà hanno i loro limiti nel rispetto dei diritti riconosciuti in questo titolo, nei precetti delle leggi che lo attuano, e specialmente nel diritto all’onore, all’intimità, alla propria immagine e alla protezione della gioventù e dell’infanzia.
5. Il sequestro di pubblicazioni, registrazioni e altri mezzi d’informazione potrà essere concesso soltanto in base a provvedimento giudiziale”.

Riflessione

Circa questo articolo, abbiamo espresso delle considerazioni personali, chiaramente documentandoci.

Ci sono molti modi per esercitare la libertà di pensiero e di espressione al giorno d’oggi e questo permette una maggiore diffusione delle idee. Abbiamo i classici mezzi come i volantini, propri della libertà di espressione, e mezzi più innovativi, come la televisione e la radio. Il settore audiovisivo ha subito, attraverso l’approvazione e abrogazione di leggi, varie modifiche ed è attualmente regolamentato da tre principi fondamentali che ne sanciscono i finanziamenti e le relative diffusioni. In Spagna, si distinguono molto i media di proprietà pubblica e di proprietà privata, anche in legislazione.

Le libertà d’informazione e di espressione si scontrano con i diritti di privacy, onore, reputazione e d’immagine e, come la costituzione spagnola sancisce, ogni caso deve essere trattato specificatamente. Si hanno però dei principi guida che tengono conto della posizione pubblica che può eventualmente ricoprire l’individuo, del suo lavoro e della sua privacy: non possono infatti essere divulgate informazioni riguardanti altri aspetti della vita dell’individuo non strettamente collegati agli avvenimenti del caso.

Inoltre, è stata introdotta la legge di ratifica secondo la quale, ogni informazione ratificata deve essere pubblicata con la stessa rilevanza della precedente errata, o nel periodico successivo (se disponibile) Questo, è stato fatto poiché non è stato ancora regolamentato il dubbio di coscienza dei professionisti, secondo il quale determinate informazioni possono andare contro i loro principi etici e morali, limitandone la diffusione di informazioni.

IN ITALIA

 In Italia la libertà di espressione è riconosciuta dall’articolo 21 della Costituzione.

Art.21

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo d’ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni“.

Come si può osservare dal testo la legge si occupa prevalentemente di carta stampata essendo stata scritta negli anni Quaranta quando questo era lo strumento più potente di diffusione.

L’Italia si trova al 41° posto per la libertà di stampa su 180 paesi.

 

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IN EUROPA

Oggi la situazione è molto più complessa perché gli strumenti della comunicazione si sono moltiplicati; si discute anche della libertà di espressione nella rete. L’articolo 11 della Carta fondamentale dei diritti dell’Unione europea tratta il tema:

Articolo 11 – Libertà di espressione e d’informazione

1. Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.

2. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati“.

Clicca qui per consultare la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea

NEL MONDO

Proponiamo una panoramica della situazione della libertà di stampa nel mondo secondo REPORTES SANS FRONTIERS.

Reporter Senza Frontiere (RSF) è un’organizzazione non governativa e no-profit, che promuove e difende la libertà di informazione e di stampa. L’organizzazione ha sede principale a Parigi ed ha lo status di consulente delle Nazioni Unite.

Reporter Senza Frontiere ha due principali sfere di attività: la prima si concentra sulla censura di internet e sui nuovi media, mentre l’altra è dedita a fornire assistenza materiale, economica e psicologica ai giornalisti assegnati a zone pericolose. Le sue missioni sono:

• il monitoraggio costante degli attacchi alla libertà di informazione a livello mondiale;
• la denuncia di ogni forma di attacco ai media;
• la collaborazione con i governi per combattere la censura e le leggi volte a restringere la libertà di informazione;
• l’assistenza morale e finanziaria ai giornalisti perseguitati e alle loro famiglie;
• l’offerta di aiuto materiale ai corrispondenti di guerra allo scopo di aumentarne la sicurezza.

Clicca qui per consultare il report

RIFLESSIONE

Mentre affrontavamo questo tema sono sorte alcune domande: “fino a che punto arriva la libertà d’espressione?”, “la libertà di parola implica che chiunque può dire qualsiasi cosa?”.

Abbiamo trovato uno spunto di riflessione nell’intervento di Marta Cartabia (ministro della giustizia) mentre commenta l’articolo 2 della Costituzione italiana.

Articolo 2

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.

La riflessione fatta da Marta Cartabia si sofferma su alcuni termini fondamentali riconoscere e persona, che approfondiamo nel glossario.

Clicca qui per vedere l’approfondimento di Marta Cartabia su RaiPlay

IN SPAGNA

Il lavoro che segue raccoglie le espressioni e i modi di dire ricorrenti negli articoli letti.

Poner el foco en: Concentrarsi su…

Han puesto el grito en el cielo: Hanno urlato al cielo

Irrumpiendo en la recta final: Irrompendo nel tratto di strada per casa

Ratificaciòn de la condena: Modifica della sentenza

Rapsoba: Rapper

Arrancaba por: Iniziò da…

Estrechamento: Restringimento

Anuncian iniciativas legislativas: Annunciano iniziative legislative

Entre rejas: Tra le sbarre

Tener de plazo: Avere una scadenza

Notificada por el juzgado: Notificato dal tribunale

Podrìa dictarse orden de busca y captura: Potrebbe essere emesso un ordine di cattura
Orden de ingreso en prisòn: Ordine di ammissione in prigione

Tipos penales que fijan delitos de opiniòn polìtica: Criminali che stabliliscono reati di opinione politica

Ha calificado de injusto y desproporcionado el castigo: Ha definito la sua punizione come ingiusta ed esagerata.

Acapara: Accumulare

Enaltecimiento del terrorismo: Glorificazione del terrorismo

Activistas contra culturales: Attivisti anticulturali.

 Encausamiento: Accusa.

Se insteruyerà un proceso: Si istruirà un processo.

Causa se centra en: Il motivo è perché…

Delito de injurias: Reato per insulti.

Soprebasa las crìticas: Oltrepassa le critiche.

Transgrede los estàndares: Trasgredisce gli standard.

No son constitutivos de delito de enaltecimiento: Non sono costitutivi dell’esaltazione.

Rectifica el fallo: Modifica la pena.

LE PAROLE DI MARTA CARTABIA

RICONOSCERE:

È importante perché implica l’esistenza dei diritti inviolabili antecedentemente al loro riconoscimento, quindi si arriva alla conclusione che la persona, il singolo soggetto, viene posta prima dello Stato.

Pertanto, la libertà di espressione deve sempre rientrare nei termini della legalità e del rispetto altrui. È corretto proteggere il lavoro di chi si applica con costanza nell’approfondire argomenti anche delicati da far conoscere pubblicamente rischiando talvolta la propria vita in onore dell’informazione.

PERSONA:

Dal 1948 si sviluppa l’età dei diritti (ONU, EUROPA) per riaffermare la centralità della persona sia come singolo che nelle formazioni sociali. La persona è un individuo, ma non è isolato, vive in rapporto con gli altri. Infatti gli articoli dal 13 al 54 della Costituzione sono organizzati in capitoli in base ai rapporti sociali: rapporti civili, rapporti economici, rapporti politici. La nostra Costituzione nel riconoscere i diritti vuole fotografare l’uomo nelle situazioni reali della sua vita: la persona vive sempre in rapporto con gli altri.
Si ribadisce la natura sociale dell’uomo, nessuno si salva da solo (questo oggi è ancora più evidente).
Questo spunto ci ha fatto comprendere che anche la libertà di espressione non può prescindere dai rapporti con gli altri.

Il G20

PER UN FUTURO MIGLIORE E SOSTENIBILE

Partiamo col definire che cosa è il G20.

Il G20 è il foro internazionale che riunisce le principali economie del mondo, Si tiene ogni anno dal 1999 e dal 2008 prevede lo svolgimento di un Vertice finale, con la partecipazione dei Capi di Stato e di Governo. I Paesi membri sono: Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sud Africa, Turchia e Unione Europea. A questi si aggiunge la Spagna, che è un invitato permanente del G20. Per assicurare la continuità dei lavori è stata istituita una “Troika”, composta dal Paese che detiene la Presidenza, il suo predecessore ed il suo successore.

Le origini.

Il G20 ebbe origine dal G7. L’origine del G7 risale al 1975, quando il presidente francese Valéry Giscard d’Estaing invitò i leader della Repubblica federale di Germania, del Regno Unito, dell’Italia, degli Stati Uniti e del Giappone per discutere della crisi petrolifera del 1973-1974. Da quel G6 nacque l’idea di un incontro annuale tra le maggiori potenze industriali per coordinare le strategie politiche ed economiche. L’anno dopo si aggiunse il Canada e il G6 diventò G7. Nel 1999, a seguito della crisi economica del 1997, i Ministri delle Finanze del G7 annunciarono la creazione del “Gruppo dei 20”, con l’obiettivo di coinvolgere altri Paesi nelle discussioni sull’economia e la finanza globale.

Clicca qui per l’approfondimento dell’Istituto per gli studi di politica internazionale

Soprattutto dopo quest’anno trascorso, chi non auspica un futuro migliore?

Spesso abbiamo sentito frasi come “andrà tutto bene” “c’è la faremo” “quando sarà tutto finito ricominceremo”, ma per costruire un futuro migliore bisogna avere un programma, un progetto. Per questo abbiamo colto l’occasione del G20, che quest’anno si svolge sotto la presidenza italiana, per scoprire quali sono le priorità.

2021 la presidenza italiana

Dal 1° dicembre 2020, l’Italia detiene la Presidenza del G20. Nel 2021 la comunità internazionale sarà chiamata a mostrare coraggio e ambizione per vincere le grandi sfide di oggi: dalla pandemia ai cambiamenti climatici, dal sostegno all’innovazione alla lotta contro povertà e disuguaglianze. Dobbiamo prenderci cura del pianeta e delle persone, assicurando una forte ripresa economica che sia al contempo inclusiva e sostenibile. La Presidenza culminerà nel Vertice dei Leader G20, che si terrà a Roma il 30 e 31 ottobre. La Presidenza italiana e la Commissione europea organizzeranno inoltre, insieme, il Global Health Summit, che si terrà il 21 maggio, al massimo livello, e ci consentirà di affrontare le principali sfide connesse all’emergenza sanitaria.

Obiettivi

  • Affrontare con determinazione la povertà
  • Ridurre le disuguaglianze, considerando il loro costante incremento
  • Tutelare i più vulnerabili, tra cui giovani e lavoratori precari
  • Favorire l’empowerment femminile
  • Assicurare l’accesso universale all’istruzione
  • Ridistribuire le opportunità all’interno dei singoli paesi e diminuire le disparità tra aree geografiche

Troviamo tre parole chiavi che ci aiutano ad ambientarci, le Tre P: People, Planet, Prosperity; che sono approfondite nell’apposita scheda.

PEOPLE, PLANET, PROSPERITY

People

L’unico modo per farlo, [una società globale più giusta, inclusiva, sostenibile e resiliente, quindi una società che si possa definire davvero più prospera] in una sorta di nuovo umanesimo, è rimettere la persona al centro delle azioni politiche, multilaterali e nazionali

Per rimettere la persona al centro delle azioni politiche, multilaterali e nazionali bisogna affrontare con determinazione la povertà, ridurre le disuguaglianze, favorire l’empowerment femminile e ridistribuire le opportunità all’interno dei singoli paesi.

Per scoprire cosa sia il “nuovo umanesimo” abbiamo cercato la definizione del “vecchio”. Riportiamo qui una citazione di Eugenio Garin, da L’Umanesimo Italiano: “la terrestre umanità degli umanisti è umanità mondana, ma anche bramosa ricerca e continua spinta a trascendere, ad andare verso, a procedere oltre. Perché umano, per gli umanisti, è il muoversi, l’ansioso cercare, per un’implacabile insoddisfazione.”
La natura dell’uomo e il suo desiderio irrefrenabile di conoscenza hanno radici profonde, come sostiene anche Dante, citando Aristotele in un sillogismo nel proemio del Convivio, il desiderio degli uomini è quello di sapere.

Scrive, infatti, che questo desiderio è dovuto al fatto che ogni creatura mira alla propria perfezione che, per l’uomo, è la sapienza. Essendo essa la nostra massima aspirazione, costituisce anche la nostra felicità, alla quale tutti aspiriamo, puntiamo.

Allora non è un caso che il logo scelto dal G20 si ispiri all’uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci: un uomo inscritto in un quadrato (la terra) e in un cerchio (il cielo). Noi siamo fatti di queste due dimensioni.
L’esperienza della pandemia ci ha ricordato di nuovo che l’uomo non può essere misura di tutte le cose, ma la realtà ci sovrasta, è imprevedibile e a volte ci sfugge.

Con questa consapevolezza siamo chiamati ad entrare nel mondo.

Clicca qui per il portale ufficiale del G20

Clicca qui per l’approfondimento dell’Istituto per gli studi di politica internazionale

Planet

Fornire risposte concrete alle esigenze del pianeta non è una semplice opzione, né un esercizio di bilanciamento fra sviluppo umano e tutela dell’ambiente. È una condizione ineludibile per il nostro benessere comune, la pace e la sicurezza internazionale e per la nostra stessa esistenza su questo “punto azzurro pallido”.

Quali sono i programmi in corso?

Stiamo lavorando su temi cruciali, quali i cambiamenti climatici, il degrado dei suoli, la perdita di biodiversità e il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

Si tratta di questioni che sono ormai da tempo sul tavolo del G20, sulle quali è necessario, oggi, agire con ambizione per trovare rapidamente risposte adeguate ed efficaci.

AGENDA 2030

Da anni, agenzie di carattere internazionale pubblicizzano standard di vita sostenibili e pongono in essere obbiettivi socio-ambientali da raggiungere.

L’ONU lo sta facendo attraverso l’Agenda 2030, creata nel 2015, ove sono state enunciate alcune importanti finalità da perseguire. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi.

Gli obiettivi, data l’attuale situazione pandemica, hanno subito delle modifiche, alle quali i vari soggetti, aziende e stati, si sono adattati perché, ricordiamo, è necessaria una collaborazione.

Clicca qui per l’approfondimento dell’ONU sull’agenda 2030

Abbiamo scelto alcune immagini e testi per ricordarci la bellezza del nostro pianeta, così da poterlo amare e quindi difendere.

Quest’anno abbiamo iniziato lo studio della letteratura italiana con il testo che alcuni critici ritengono fondante della nostra storia: Laudes Creaturarum di San Francesco (1224).

Il Cantico è una lode a Dio che si snoda con intensità e vigore attraverso le sue opere, il creato e l’uomo, divenendo così anche un inno alla vita; è una preghiera permeata da una visione positiva della natura, poiché nel creato è riflessa l’immagine del Creatore.

laudes creaturarum

«Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.

Ad te solo, Altissimo, se konfàno
et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual’è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.

Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore,
et sostengo infirmitate et tribulatione.

Beati quelli che ‘l sosterrano in pace,
ca da te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati,
ka la morte secunda no ‘l farrà male.

Laudate et benedicete mi’ Signore’ et ringratiate
et serviateli cum grande humilitate».

Proponiamo un video che dimostra come il pianeta è cambiato negli ultimi 35 anni a causa del cambiamento climatico:

Prosperity

Per prosperità si intende “migliorare concretamente le condizioni dei cittadini in tutti gli aspetti della loro vita: rendere più efficaci le prestazioni sanitarie; agevolare la condivisione di dati per rafforzare i meccanismi globali di risposta alle pandemie; rendere flessibili i modelli organizzativi per ridistribuire meglio il carico di lavoro domestico tra uomini e donne; migliorare l’efficienza delle reti di distribuzione energetica e moltiplicare il raggio di azione delle attività didattiche.”

Questa crisi ha portato danni a tutti i paesi nel mondo, ma soprattutto a quelli che si trovano in condizioni svantaggiate (e chiaramente ai suoi abitanti).

Il compito del G20, in questo caso, è di ridurre le “disuguaglianze” tra le varie persone e ha pensato di farlo eliminando le barriere informatiche e di accesso alle infrastrutture.

La rivoluzione tecnologica è sicuramente uno strumento fondamentale per raggiungere questo scopo.
Ridurre il divario digitale, sia a livello di infrastrutture che di competenze, significa sfruttare il potenziale della rivoluzione tecnologica per migliorare le condizioni dei cittadini soprattutto in quest’ultimo anno in cui la crisi pandemica ha reso ancor più evidenti i problemi; un esempio è la mancanza di risorse per il Recovery Plan.

Ora, sicuramente un miglioramento delle tecnologie sarà proficuo e porterà vantaggi ma sorgono due domande: vantaggi a chi? Solo ad alcuni paesi già in corsa per la rivoluzione tecnologica o a tutti?
E come secondo punto: un rinnovamento informatico sarà sufficiente? Questo basterà a riportare tutti in una condizione non solo di pre-covid ma proprio a migliorare il tenore di vita?

Se da un lato lo auspichiamo, così da avere un’immediata risoluzione a tanti problemi, dall’altro sappiamo che non sarà così e, sinceramente, ne siamo anche contenti. Sarebbe veramente triste la vita ridotta a piccoli mucchi di tecnologia senza interazioni se non virtuali.

Uno spunto interessante alla nostra riflessione l’abbiamo trovato nell’intervento del professor Paolo Dario durante il convegno del 29 aprile 2021 promosso dal Sole 24 Ore. Il prof. Dario sposta l’attenzione dagli strumenti, dal denaro, ai protagonisti, alle persone e in particolare ai giovani.

Dario (Sant’Anna di Pisa): «I ragazzi chiedono di sentirsi parte di grandi sfide»

«L’educazione si fa una volta nella vita, la formazione si può fare quante volte si vuole. La vera sfida è creare un sistema nel quale i giovani sentano che il loro futuro è condiviso dall’intero Paese», ha sottolineato Paolo Dario, Prorettore alla Terza Missione Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, intervenuto all’evento del Sole 24 Ore. «Nonostante il fatto in alcune metriche non siamo sempre i migliori – ha continuato – vorrei che ci fosse questa consapevolezza che il nostro sistema produce ancora eccellenti professionalità, persone che all’estero hanno grande successo. E lo stesso credo valga per la formazione professionale. I ragazzi vogliono sentirsi parte di grandi sfide. L’innovazione non la fanno i soldi, ma gli innovatori. Il Recovery attribuisce risorse importanti: dobbiamo essere in grado di cogliere questa opportunità». «Una grande sfida si gioca sulle imprese: imprese fatte da ragazzini imberbi possono essere capaci di creare molti posti di lavoro», ha ricordato Dario.

Nel portale ufficiale del G20 ricorrono spesso alcuni termini, ne abbiamo approfonditi alcuni.

RESPONSABILITÀ= assumersi un incarico e portarlo a termine, comprendendone le eventuali conseguenze. Il G20 ha la responsabilità di guidare le più grandi economie mondiali e le più piccole comunità locali verso soluzioni concrete, attuabili e durevoli. Un esempio ne è l’Agenda 2030, per la quale il G20 si è posto degli obbiettivi a livello sociale e ambientale e si è preso la responsabilità di portarli a termine. Per noi cosa è la responsabilità? Congruenza con un impegno assunto o con un comportamento, in quanto comporta e sottintende l’accettazione di ogni conseguenza. La responsabilità, come dice la parola, è la capacità di rispondere a quello che la vita ci chiede. È dire “PRESENTE” con consapevolezza quando siamo chiamati per nome. Per questo ci alleniamo ogni mattina in classe.

SOSTENIBILITÀ= intesa come ambientale, è un modello economico che permette lo sviluppo attuale senza compromettere però il pianeta per le generazioni future, dandogli le stesse opportunità che abbiamo avuto noi. Il termine è utilizzato anche in campo economico. La sostenibilità economica può essere definita come la capacità di un sistema economico di generare una crescita duratura degli indicatori economici. In particolare, la capacità di generare reddito e lavoro per il sostentamento delle popolazioni. All’interno di un sistema territoriale per sostenibilità economica si intende la capacità di produrre e mantenere all’interno del territorio il massimo del valore aggiunto combinando efficacemente le risorse, al fine di valorizzare la specificità dei prodotti e dei servizi territoriali

LUNGIMIRANZA= attitudine a individuare i possibili sviluppi di una situazione, confortata da una notevole capacità di prevenirne o sfruttarne le conseguenze. Noi uomini e donne siamo arrivati a governare il mondo intero con la nostra intelligenza, con la nostra capacità di agire nei momenti difficili, e riusciamo addirittura a prevenire quegli eventi che possono arrivare: il meteo è un esempio. Ma la vera lungimiranza per noi è quella di chi investe in ciò che può rendere il mondo un posto migliore.

RESILIENZA= capacità di fronteggiare gli ostacoli nonostante le difficoltà. Di solito è un aggettivo caratteriale, in questa situazione prende una connotazione relativamente alla ripresa dei Paesi sotto diversi aspetti, in primis quello sanitario per le campagne vaccinali. (Ma anche di altri temi come l’empowerment femminile). Per noi la resilienza è non arrendersi, non chiudersi in sé e saper chiedere aiuto.

MULTILATERALISMO= pluralità di interessi e di rapporti socio-economici tra paesi. È importante in questo periodo perché per permettere all’economia mondiale di crescere, nonostante la situazione pandemica, necessitano buone relazioni tra i vari Paesi e interventi mirati su differenti argomenti, quali la sanità e l’ambiente ad esempio. Il G20 attuale poggia su 3 pilastri: People, Planet, Prosperity. Per noi significa non stancarsi mai di imparare.

INTERCONESSIONE= situazione attuale in cui molte persone del mondo sono connesse a internet e possono ricevere molte informazioni in tempo reale e sono interconnesse tra di loro, possono comunicare in svariati modi. Per noi significa capacità di dialogo con ogni persona che incontriamo.

INCLUSIVITÀ= tendenza ad estendere a quanti più soggetti possibili il godimento di un diritto o la partecipazione a un sistema o a un’attività. La partecipazione di ognuno è molto importante, sappiamo che un gruppo più attivo ha molto più spazio per migliorare tante cose. Per noi: vincere i pregiudizi e sapere accettare le diversità non come limitazione a noi stessi, ma come risorsa, ricchezza, consapevoli che se si agisce insieme i risultati sono migliori.

FORUM= riunione pubblica per discutere problemi di grande rilevanza. È la piazza, e di questi tempi di limitazioni agli spostamenti e distanziamento sociale ne abbiamo un gran bisogno.

FONDO MONETARIO NAZIONALE= il Fondo Monetario Internazionale (in sigla FMI; in inglese International Monetary Fund, IMF) è un’organizzazione internazionale pubblica a carattere universale composta dai governi nazionali di 190 Paesi .

BANCA MONDIALE= La Banca Mondiale comprende due istituzioni internazionali: la Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo e l’Agenzia internazionale per lo sviluppo, che si sono prefisse l’obiettivo di lottare contro la povertà e organizzare aiuti e finanziamenti agli stati in difficoltà.

DEBITO PUBBLICO= debito dello Stato nei confronti di altri soggetti economici nazionali o esteri.

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