Una tradizione da grandi

Una tradizione da grandi

Le maestre Caterina e Giulia spiegano: «Abbiamo raccontato ai bambini grandi della sezione dei Delfini e delle Tartarughe che, come vuole la tradizione, i grandi della Scuola dell’Infanzia ogni anno sono coinvolti in prima persona nella realizzazione delle maschere di Carnevale da donare ai negozianti del quartiere. Quest’anno la progettazione didattica ci ha accompagnati alla scoperta di Mondrian, un artista olandese che utilizzava solo le forme e i colori primari per realizzare le sue opere, lasciando spazio all’interpretazione dello spettatore».
Sin da subito, i bambini hanno coinvolto le maestre con considerazioni interessanti.
«I lati del quadrato sono tutti uguali, quelli del rettangolo sono uguali ma a coppie»; «È vero, il rettangolo può diventare orizzontale, cioè largo, o verticale, cioè lungo».
Dopo aver consegnato ciascuno la propria base, abbiamo chiesto di definirla insieme.
«Vuol dire un piano dove appoggiare delle cose… anche nei Lego le abbiamo»; «Questa base è liscia ed è a forma di rettangolo, quindi possiamo metterla in orizzontale o in verticale».
Abbiamo inviato poi i bambini al “mercato delle forme”, per scegliere liberamente ciò che ritenevano necessario per realizzare la propria maschera. I bambini sono subito partiti dai principali elementi del viso, occhi, naso, bocca, per poi approfondire con i dettagli.
«Ma che cosa sono i dettagli?»; «È un modo diverso per dire sfumature».
In modo originale tutti i grandi, rispettando le proporzioni, hanno composto la loro faccia buffa, ognuna diversa dall’altra. Al termine della proposta, abbiamo poi fatto alcune domande ai bambini.
«È stato faticoso?». «Per me un po’ sì… perché mi sono dovuto concentrare per tanto tempo. Però che bello che è stato oggi pomeriggio!». «Avete imparato qualcosa di nuovo?». «Io ho imparato a stare attenta a non mettere troppa colla, perché poi si appicca al tavolo… bisogna fare attenzione»; «Io avevo un po’ sbagliato, perché avevo messo le sopracciglia della mia maschera fuori dal foglio, allora poi l’ho capito e ho chiesto alla maestra Cate di aiutarmi»; «Io invece ho capito che potevo provare, poi decidere dove mettere le forme e poi potevo anche cambiare idea… è bello scegliere tra tutte le idee la più bella».
Collaborazione, ascolto, divertimento, concentrazione, osservazione, valorizzazione: sono le parole che racchiudono l’esperienza vissuta insieme. Grazie bambini, per averci fatto meravigliare e per renderci partecipi delle vostre conquiste.